sabato 8 agosto 2009

Un'altra cosa che ho perso

Abbiamo perduto il finanziamento per ricostruire la baita di Meda.
Il comune si era impegnato a dare i soldi per rifare la strada, ma nonostante interpellanze, richieste, contatti personali, la giunta non ha mai dato il via alla delibera.
La comunità montana, giustamente, ha deciso di impegnare i suoi soldi da qualche altra parte, a questo punto. Abbiamo ripresentato la domanda per l'anno prossimo, sperando che ci venga nuovamente concesso, ma soprattutto che questa (dannata!) strada veda la luce. Staremo a vedere, ma è molto triste.
Quello che non capisco è perché un'amministrazione che si dice di sinistra, attenta ai bisogni del territorio, vicina alla popolazione riesca ad approvare un progetto da 11 milioni di euro per costruire un parcheggio interrato sopra una falda acquifera (sigh) e non possa stanziare cinquemila euro per fare due tornanti ad una carrettiera di montagna, in modo tale che il trattore con i materiali da costruzione (per la baita) possa salire.
Sempre in tema di impatto ambientale (alto quello del parcheggio, basso quello della strada), l'amministrazione ha dato il via alla costruzione di alcune centraline per la produzione dell'energia idroelettrica lungo il Narcanello, uno dei due torrenti che genera l'Oglio. L'idea potrebbe essere ottima: energia rinnovabile, guadagni per la comunità, costi ridotti. Uno dei prossimi "progetti di studio" che ho è quello di vedere i progetti. Bisogna controllare chi effettivamente produce energia, chi incassa i ricavi, a che prezzo per l'ecosistema (Sia durante la costruzione sia durante il funzionamento) l'opera verrà realizzata.
Tertiur datur (per omaggiare un amico, Mario, che ama le citazioni latine): sul blog della lista Un Ponte sul Futuro è apparso un nuovo post, che parla dell'ultimo volantino che la minoranza (cioè... noi) ha spedito a casa dei dalignesi (con i soldi dei rimborsi spese per i consiglieri!).
A presto, buon (piovoso) sabato a tutti!

domenica 5 luglio 2009

Tre dì de alegresa

Ciao a tutti!
Il silenzio è stato lungo, vero?
Sono successe parecchie cose in questi mesi. Cercherò di fare un riassunto partendo da oggi.

Stamattina i Terrazzani si sono riuniti in assemblea.
Sette punti all'ordine. Abbiamo una casa da vendere da lungo tempo: se riuscissimo a piazzare lo stabile, vogliamo costruire un nuovo edificio con box annessi da affittare. Con questi soldi dovremmo finalmente disporre di un introito annuale con cui attuare davvero quelli che sono gli obiettivi dell'ente.
Oggi due notizie da questo lato:
  1. Lanceremo una proposta di permuta: se una ditta ci costruirà (anche parzialmente) il nuovo edificio, avrà la Cà de la Stradina (questo è il nome dello stabile da ristrutturare) senza pagarlo. SE davvero riuscissimo ad arrivare a questo risultato, o a qualcosa di simile, potremmo pensare di completare il nuovo edificio vendendo una delle vecchie baite ancora in possesso dell'Ente.
  2. Abbiamo approvato le linee guida per la redistribuzione dell'utile, sostanzialmente centrate attorno al principio che la redistribuzione va fatta "a progetto" e non "a pioggia". I soldi, in sostanza, vanno investiti nella formazione di persone (borse di studio, corsi professionali) o nell'organizzazione di eventi culturali o nella assistenza, e non redistribuiti solo perché li si ha.
Ma la vera notizia a mio parere, è che è passata la (mia! :P) proposta di organizzare di nuovo la Sagra di paese. Il 7 di ottobre infatti è la Madonna del Rosario (la madonna di Lepanto) protettrice di Zoanno. Anche se io non sono un credente, e fino ad oggi ho sempre odiato queste cose (negli altri paesi), mi sono deciso a proporre di organizzare di nuovo la processione annuale per le vie del paese, che culminerà (dopo un'eventuale/immancabile messa) in una mangiata collettiva di calsù con ricetta di Zoanno.
"Per quale sadomasochistia ragione?" chiederebbe Cypher in Matrix.
Perché mi sono accorto che da qualche parte dobbiamo iniziare a costruire il nuovo... Zoannese. La "perdita della cultura tradizionale": questo per me significa anche, o soprattutto, che si sono sfilacciati i legami tra le persone. Non ci si può lamentare del fatto che a Milano "non conosci nemmeno il tuo vicino" e poi alla fine non aver nemmeno la voglia di rimboccarsi le maniche insieme ai tuoi compaesani, anche solo per un motivo "futile" come una festa di paese.
Prima di tutto è il superfluo che ci rende uomini (Harlock). E in più
chissà, da questo potrebbe nascere qualcosa di più grande.
La sagra, nella mia proposta, prevederà, oltre ai due momenti già detti, anche una sottoscrizione a premi, una "pesca di beneficienza", insomma. Quello che raccoglieremo così sarà destinato ad un fondo per la rimessa in sicurezza della scala del campanile.
Tra gli obiettivi dell'Ente c'è anche la "cooperazione con la parrocchia per il mantenimento della chiesa del paese". Il nostro campanile, risalente al XIV - XV secolo, sta pian piano cadendo a pezzi. La parrocchia tempo fa ha venduto un bene ereditato da una cittadina di Zoanno, ma i soldi sono stati investiti in altro, invece che impegnarli per il restauro del campanile.
Per provocazione, noi iniziamo a raccogliere fondi "per il restauro". Ovviamente, se davvero dovessimo farlo con i proventi delle pesche e delle tombolate, il campanile crollerà: noi vogliamo lanciare una sfida alla parrocchia, far vedere che i cittadini di Zoanno ci tengono, ma che vogliono che questa volta (in precedenza i Terrazzani hanno già pagato in toto alcuni lavori per la Chiesa) sia la curia a impegnare le sue finanze.
L'eventuale restauro del campanile, permetterebbe poi di riportare alla vita una tradizione ormai abbandonata: i "tre dì de alegrèsa", durante i quali (5-7 ottobre) i ragazzi del paese potevano salire sulla torre campanaria e battere con uno strumento apposito le campane, facendo baccano a volontà, un altro modo per mostrare che "i gòs" erano vivi e vegeti (e pronti a far danni)!
Speriamo.
Nel frattempo, la baita di Meda è pronta... sulla carta. Ancora manca la delibera del comune per la partenza dei lavori della strada necessaria al restauro. Abbiamo incaricato il geometra Donati di sollecitare il Parco, perché ora sono loro a tentennare. Ma dovremmo essere finalmente in dirittura di arrivo.
La casa, la sagra, la baita. Sarebbero successi. Il primo forse è il "più grande" a livello economico. Il terzo quello più vicino alla mia sensibilità. Ma il secondo, dimostrare finalmente che Zoanno esiste, ed è fatto da persone che imparano e impareranno sempre più a vivere insieme come una vera comunità, sarebbe davvero una soddisfazione!
Brevi dal comune: vi rimando naturalmente a www.pontefuturo.blogspot.com, il blog della lista Un Ponte sul Futuro.

  • E' stato riappaltato il cantiere di Piazzale Europa: i lavori di reinterro del laghetto inizieranno presto. A mio parere, un'occasione perduta per dare a Ponte uno scorcio che pochi altri comuni possono vantare.
  • Ponte nel frattempo continua a essere martoriata dai lavori: partono tutti insieme, non finiscono mai e soprattutto non sono segnalati. Anche qui ci sarebbe molto più da dire...
  • Presto partirà il processo che definirà il nuovo Piano di Governo del Territorio. Se davvero c'è un'occasione per cambiare finalmente la direzione di sviluppo di questo paese, fermando l'urbanizzazione "sfrenata" e magari definendo un nuovo rapporto tra gli uomini e la terra che abitano, è questa.
Ora, prima di perdere l'ispirazione, taglio qui. A presto! Magari più di frequente e con post più brevi. Scusate la pigrizia di tarda primavera!


mercoledì 25 marzo 2009

Get yourself high

Abbiamo diffuso il volantino.
Vi faccio leggere la versione definitiva: sta avendo un successone!
Ne ho distribuito una trentina di copie domenica sera, tornando a casa e le reazioni mi sono sembrate buone, la gente è interessata a sapere "cosa si è deciso".
Sarà anche che Piazzale Europa, la vicenda del parcheggio, è l'evento dell'anno per Ponte e dà da chiaccherare a tutto il paese. Certo, per noi è facile oggi avere una coscienza candida e immacolata, far bella figura criticando errori e sprechi degli altri. Eppure non è solo demagogia. Errori e sprechi ci sono stati e continuano ad esserci. Mentre il governo sta approvando il "piano casa", che per una realtà come Pontedilegno potrebbe essere deleterio - l'ultimo atto dell'olocausto di cemento - il comune trasforma i suoi prati in terreni edificabili e appetibili commercialmente, pronto a metterli in vendita per fare cassa. Con un sindaco del PD e un assessore all'agricoltura di Rifondazione, non c'è male...
Prossimo appuntamento: vogliamo indire un referendum tra i cittadini per decidere la destinazione d'uso delle vecchie scuole, ora in via di ristrutturazione; ovviamente il referendum ha un valore solo consultivo, ma sarebbe importante sapere cosa ne pensa la gente di un progetto centrale per il paese. L'idea di una consultazione pubblica mi ha sempre affascinato: l'avevamo anche proposta nel programma; mi sembra un modo per avvicinare la gente alla politica, e di questi tempi un passo del genere mi sembra sempre più urgente.
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Cari cittadini, questo è il resoconto delle deliberazioni prese dal Consiglio Comunale, del 16 Marzo 2009. Riportiamo sul retro del volantino un sintetico prospetto delle posizioni della maggioranza e della minoranza.

Parcheggi - Piazzale Europa

La maggioranza del Consiglio ha approvato il progetto che dovrebbe portare al termine i lavori dell'autosilo di p.le Europa. Per la realizzazione di 242 posti auto in due garage sotterranei, alti 2,4 metri. Il preventivo di spesa è superiore a 11 milioni di euro.

E’ stato detto che un posto auto costerà 16 mila euro: non è vero.

11,4 milioni per 242 posti costano 47.000 euro l’uno. Per capire quanti di questi soldi verranno pagati direttamente dai Dalignesi, togliamo la parte a fondo perduto del contributo regionale (€ 2.000.000,00: il resto è un mutuo a tasso 0, che andrà comunque restituito). Il costo per posto auto diventa 38.800 euro: più del doppio di quanto detto all’inizio. A questo andranno aggiunti i costi di progettazione, l’iva e gli eventuali risarcimenti per danni.

Nella sua risposta all'interpellanza del consigliere Costa, il sindaco non ha potuto garantire durante i lavori la sicurezza per gli edifici circostanti (vibrazioni a causa della idrofresa).

La minoranza valuta i costi assolutamente ingiustificati e considera il luogo inadatto a proseguire i lavori: pertanto, ritiene inopportuno costruire il garage sotterraneo.

I posti auto si potrebbero ricavare ripristinando il vecchio parcheggio di Piazzale Europa e con ulteriori spazi adibiti a sosta raddoppiando parcheggio di via Cida.

Non condivide la messa in vendita di parte dei box ricavati dalla ristrutturazione delle ex scuole.

Sarebbe meglio che il comune mantenga la proprietà: i posti auto saranno utilizzati a rotazione, per favorire la circolazione dei visitatori nelle vie del centro storico pedonalizzato.

In sostanza, considerato anche il periodo di crisi economica, è possibile realizzare più posti auto con costi minori per la comunità.

Il Bilancio

Abbiamo proposto sette emendamenti al bilancio (per stanziare fondi per le strade, la segnaletica, l'arredo urbano, il recupero delle vie rurali, per corsi di formazione...), ma sono stati tutti bocciati dalla maggioranza.

Siamo contrari alla vendita del terreno a Zoanno lascito Regazzi.

La maggioranza ha impegnato altri 2.500.000 euro (cinque miliardi di lire) per la realizzazione dei 240 posti auto del parcheggio di p.le Europa.

Ristrutturazioni e ampliamenti
Il Consiglio Comunale ha approvato con voto favorevole di tutti i Consiglieri svariati progetti di ristrutturazione e ampliamento, per rilanciare il settore turistico e alberghiero.

Progetto di cooperazione Valcamonica - Valtellina
Il Consiglio Comunale ha approvato con voto favorevole di tutti i Consiglieri il progetto di cooperazione dei comprensori : comuni dell'Alta Valle Camonica e della Valtellina.

Auspichiamo che tra i progetti da realizzare vi sia il collegamento ferroviario tra la Valle Camonica e il Trentino e il collegamento ferroviario con la Valtellina (traforo del Mortirolo).


Già da questa breve sintesi si può vedere che il gruppo “Un ponte per il futuro” non fa mai mancare il suo appoggio e la sua collaborazione quando c'è da favorire lo sviluppo di Pontedilegno, la tutela dell'ambiente naturale e la vita quotidiana dei cittadini.

Al contrario, tutte le nostre proposte sono state rifiutate dalla maggioranza.

Come minoranza continueremo ad assolvere il nostro ruolo e non mancheremo di informare i Cittadini sulla vita politica del paese.


Cordialmente,

Marco Bulferetti, Tommaso Costa, Ivan Faiferri, Mario Rizzi




domenica 22 marzo 2009

Pubblicità. (Occulta?)

Un po' di pubblicità, appunto.
Sul sito www.pontedilegno.it, che nonostante l'ingannevole nome è di proprietà della famiglia di Marco, apparirà forse un articolo scritto da me, sulla chiesa di Plampezzo, ai piedi della salita che porta fino alla valle di Viso e a valle delle Messi. E' un luogo affascinante, una chiesa romanica immersa nel bosco circondata da un gruppo di villette di "alta" architettura del '900.
All'interno ci sono affreschi del tardo gotico, opera di un pittore di Costa Volpino. E' tutta costruta con materiale locale: tonalite per il portale, scaie di scisti, forse dal valet de li scai, sotto Pezzo, vicino a plasa mai, pregiato marmo di Cané per l'architrave.
Di recente, per riportarla "allo stato originario" è stata completamente intonacata. A scapito del suo fascino, purtroppo.
Pubblicità ad un luogo pieno di bellezza e dimenticato: sperando che non diventi troppo frequentato - ma confido che gli amanti di ciò che è bello, suggestivo ed antico non siano poi così tanti. Ecco qui l'articolo:
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Un gioiello di pietra tra gli alberi

Domina il basso corso del Frigidolfo, sopra un piccolo poggio coperto di abeti e larici, ai piedi della salita che va verso Pezzo, all'ombra di un bosco popolato dalle leggende e dalla magia. E' la chiesetta di Plampezzo (in dialetto Plampés), dedicata a Sant'Appollonio. Un gioiello fatto di pietra, che proviene direttamente dal medioevo.Panoramica di Sant'Appollonio

E' considerata uno dei santuari più antichi della valle: forse vide gli ultimi Longobardi e l'arrivo di Carlomagno, sicuramente venne riedificata dai mastri muratori influenzati dal nuovo stile romanico dopo l'anno mille.
Nel XVII secolo venne dedicata a Sant'Appollonia, e da allora i due santi, maschio e femmina, sono stati venerati insieme. Un pittore coprì in quel tempo gli affreschi del passato. Con l'800 è arrivato l'oblio: la chiesa fu utilizzata come fienile. Nella seconda metà del '900 l'ultimo proprietario la donò alla Comunità Montana. Fu sottoposta a due interventi di restauro e le pitture medievali vennero portate alla luce sotto gli affreschi barocchi (oggi questi ultimi sono custoditi nel municipio di Pontedilegno). Recentemente, le mura di pietra a vista sono state intonacate per riportarle allo stato originario.

La zona merita una visita: oltre all'antico monumento si possono scoprire, nel bosco che lo circonda, numerose abitazioni private opera di architetti modernisti novecenteschi, segnalate anche dalle riviste specializzate. Una recente campagna di scavi archeologici ha scoperto che il poggio fu abitato già fin dopo le glaciazioni. Il passato ed il presente si mescolano nella quiete a cui la chiesetta sembra far da silenzioso garante.Affreschi tardogotici di Sant'Appollonio (Plampezzo)

Passati al di sotto del candido architrave della soglia, un blocco di marmo che proviene dalle cave di Cané, si entra in un ambiente raccolto, una navata unica che guida lo sguardo verso l'abside. Lo spazio è però diviso in maniera simbolica: la sezione dedicata ai fedeli rappresenta il mondo terreno; l'abside ed i suoi affreschi celebrano il cosmo divino. A metà, l'altare ed il sacerdote sono il punto di mediazione tra uomo e dio.

Gli affreschi dell'abside, messi in luce dai restauri del 1984 sono forse parte di un ciclo sparso in varie chiese della Valcamonica e delle vallate vicine (Branico, Cambianica, Sellero, Pejo, varie chiese della Val di Sole, Sommacampagna), opera di Johannes da Volpino un pittore trecentesco si tratta di una teoria affascinante, ma ancora non confermata.
Solitamente, l'edificio è chiuso: le chiavi sono in custodia a don Antonio, il prete di Pezzo.
Viene aperta regolarmente una volta all'anno, il 31 di ottobre e saltuariamente utilizzata come suggestivo palcoscenico per concerti di musica sacra.
Campanile di Sant'Appollonio

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PS: con l'assessore alla cultura della Comunità Montana ho in cantiere un progetto per l'istituzione di un museo su Johannes da Volpino, l'autore degli affreschi della chiesa. Una "permanente" visitabile in estate, tenuta aperta da qualche giovane stipendiato dal comune, e magari il finanziamento di un progetto di ricerca sul ciclo di affreschi del pittore. Chissà se e quando ne sentirete parlare di nuovo.

mercoledì 18 marzo 2009

Pane Quotidiano

Reduce da 4 ore di consiglio della notte di lunedì e dalla visione di "Watchmen" ieri sera.
Decisamente meglio il secondo del primo! Un'affascinante opera di fantastoria contemporanea, che finisce per interrogarsi su cosa sia davvero il bene dell'umanità e che rapporto abbia con la verità.
Bene, verità: parole che in piccolo tornano anche nella realtà dalignese.
L'evento degli eventi del consiglio di lunedì è stata l'approvazione del "progetto finale" per Piazzale Europa: undici milioni di euro di spesa preventiva, al netto di iva, progettazione e qualche altra quisquilia. Il tutto per avere un silo con 242 posti auto. Ne varrà davvero la pena? Speriamo almeno che sia finita qui. Noi ci siamo opposti: abbiamo proposto la creazione di una rete di parcheggi periferici collegati al centro da bus-navetta (se davvero il problema sono i parcheggi per i turisti), e l'estensione dell'area pedonale.
E' stato approvato anche il bilancio: abbiamo presentato sette emendamenti (di cui uno straordinario!). Tutti bocciati. Viva il dialogo.
Vi lascio con la bozza di un documento che vorremmo rivolgere "ai Dalignesi", la notizia di un articolo sul bresciaoggi che riguarda il consiglio di lunedì e la foto del mio pane odierno.
A presto!

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Un Ponte Sul Futuro: Informazione ai Dalignesi

Cari cittadini, questo è il resoconto delle deliberazioni prese dall'ultimo consiglio comunale. Data l'importanza dei temi che erano all'ordibne del giorno, ci auguriamo che vi faccia piacere avere un prospetto sintetico delle quattro ore di dibattito.

1.I cambi di destinazione dei terreni
Il consiglio ha mutato la destinazione d'uso e la cubatura di due terreni di proprietà comunale (a Zoanno ed a Sumanì), in vista della loro vendita. Il prato che si trova a Zoanno faceva parte dei beni del lascito Regazzi. La minoranza aveva chiesto che il ricavato della sua eventuale vendita fosse speso al servizio della comunità rispettando il senso del lascito, ma la proposta non è stata presa in considerazione.
2.Il bilancio
Finalmente quest'anno vedremo terminare il progetto di riarredo urbano delle frazioni e il recupero dell'area delle vecchie scuole elementari. La minoranza ha chiesto di fare in modo che i box ricavati in quell'area così centrale non siano venduti, ma mantenuti liberi a rotazione, per favorire la circolazione dei visitatori nelle vie del centro storico.
Altri 2.500.000 euro (cinque miliardi di lire) sono stati impegnati per il completamento dei 240 posti auto del parcheggio di P.le Europa.
Abbiamo proposto sette emendamenti al bilancio (per stanziare fondi per le strade, la segnaletica, l'arredo urbano, il recupero delle vie rurali, per corsi di formazione...), ma sono stati tutti bocciati dalla maggioranza.
3.Piazzale Europa
Il consiglio ha approvato il progetto che dovrebbe portare al termine i lavori dell'autosilo di P.le Europa. Per la realizzazione di 242 posti auto in due garage di altezza 2,4 m il preventivo di spesa è di più di 11 milioni di euro. Nella sua risposta all'interpellanza del consigliere Costa, il sindaco non ha potuto garantire la sicurezza per gli edifici circostanti durante i lavori.
4.L'integrazione Valcamonica-Valtellina
Dopo il voto del consiglio, anche Pontedilegno fa parte dei comuni dell'Alta Valle Camonica e della Valtellina che stanno cooperando per realizzare un'unione più stretta dei comprensori turistici, che potrebbe portare al collegamento ferroviario di Ponte con la Valtellina ed il Trentino.
5.Ristrutturazioni e ampliamenti
All'unanimità sono state approvate alcuni progetti di ristrutturazione e ampliamento per favorire sei imprenditori impegnati nel settore turistico e alberghiero.

Già da questa breve sintesi si può vedere che il gruppo “Un ponte per il futuro” non fa mai mancare il suo appoggio e la sua collaborazione quando c'è da favorire lo sviluppo di Pontedilegno, la tutela dell'ambiente naturale e la vita quotidiana dei cittadini. Al contrario, tutte le nostre proposte sono state rifiutate dalla maggioranza. Come minoranza vogliamo però continuare a fare il nostro dovere, che è di sorvegliare i lavori del consiglio e di dare ai cittadini le informazioni sulla vita politica del paese.
Vi porgiamo i nostri saluti.

Marco Bulferetti, Tommaso Costa, Ivan Faiferri, Mario Rizzi

domenica 1 marzo 2009

Ultima neve d'inverno

Oggi il cielo è grigio. Stamane, durante il mio giro quotidiano (verso S.Appollonia, una località in Val delle Messi, verso la strada del Gavia), ho visto il sole fare capolino dietro alle nubi sopra a Pezzo, ma è stato un attimo. Forse, in questi giorni a Ponte nevicherà. Ma io mi preparo alla migrazione settimanale: domani il lavoro in valle, poi la scuola a Modena, fino a venerdì, quando dopo il lavoro ritornerò ai miei monti. Molto romantico, vero?
(Se vi state chiedendo che diavolo c'entra l'immagine qui a destra, correte in fondo al post)

Meda anno 0

Nel frattempo, c'è stato un periodo di silenzio sul blog: Febbraio è stato un mese di attività politica, in effetti!
Vorrei aprire celebrando un piccolo trionfo: vi avevo parlato in autunno del progetto di ristrutturare la baita di Meda, per farne un bivacco aperto ai viaggiatori. Quel progetto si avvererà!
E' di pochi giorni fa la notizia che la comunità montana ha sbloccato i finanziamenti dopo che il comune ha deliberato, a dicembre, la variante al PRG (l'area era valutata "a rischio idrogeologico" - tsk, i nostri nonni ci avrebbero costruito una baita? La geologa ha smentito la valutazione: un altra vittoria di scienza e saggezza popolare!) necessaria per l'avvio dei lavori.
Il geometra di Zoanno, Alessandro, ha steso il progetto; il consorzio del parco farà la strada e la struttura. Quest'estate partiranno i lavori. Se tutto va bene, il prossimo autunno vi inviterò a mangiare gomedie, cudighì e polenta, sotto il nuovo tetto su cui sventolerà, almeno per un giorno, l'egida del consigliere!! :)

Bilanci & Bilancini

Ma il capitolo che ci ha tenuto impegnati (io e il resto della Banda del Ponte, il gruppo di minoranza) maggiormente è stato studiare il bilancio preventivo 2009, per poi presentare le proposte di emendamento.
Scartabellando tra tabelle e conti, schivando gli interramenti della tangenziale e i centri di bellezza che la maggioranza ha in mente, cercando di non finire nel gorgo dei finanziamenti a P.le Europa, abbiamo ricavato una "manovrina" da 650.000 euro.

Da dove vengono questi soldi?

Vengono dagli oneri di urbanizzazione, cioè tasse che chi costruisce versa al comune. In bilancio questi soldi erano stanziati per lavori di ristrutturazione di un ponte (abbiamo pensato che il ponte possa aspettare), per il completamento dei "servizi" (bar, spogliatoi, servizi igenici) di un campo sportivo (progetto preventivo: 300.000 euro: la nostra proposta è di spenderli spalmati in 2 anni, 200 questo e 100 il prossimo) e in una generica voce "indennizzi e acquisizioni", che l'anno scorso ammontava a 50.000 petecchioni, e nel 2009 è lievitata a 500.000! Il segretario comunale ci ha fornito solo motivazioni generiche: sembra che questo mezzo milione non abbia una vera destinazione (la cosa non ci convince, ma queste sono state le sue parole), dunque perché non usarlo per farci davvero qualcosa? Ridurremo la voce alle dimensioni dello "esercizio precedente" (2008), se verremo ascoltati.
Come li spenderemo?
Ci sono sei emendamenti:
- 250.000 euro andranno a finanziare un progetto di rinnovamento dell'arredo urbano (fioriere, cestini, "suppellettili da strada") delle vie centrali di Pontedilegno (preventivato dalla maggioranza nel 2011);
- 200.000 euro potranno aggiungersi ai 250 mila già stanziati quest'anno per "lavori straordinari alla viabilità": in primavera vi ho detto si apriranno voragini per le strade. La nostra idea è di
  1. Dare più fondi per la rimessa in sesto;
  2. Vincolare la spesa alla realizzazione di un calendario degli interventi (per far sapere agli abitanti quando inizieranno a sfondare la strada di fronte alle loro porte!) e ad un piano di priorità (oggi questo piano non c'è: in primavera vogliamo che si vada a vedere quali sono le vie più danneggiate, e quali le più urgenti da risistemare). E' il solito problema di questo paese: per le necessità più piccole non c'è molto interesse né dal punto di vista delle spese, né dal punto di vista della coordinazione dei lavori.
- 100.000 euro saranno destinati a rimettere in sesto alcuni sentieri "viciniali", vecchie strade di campagna utilizzate un tempo dai pastori e dagli agricoltori, e che ora potrebbero essere utilizzate per brevi passeggiate per le famiglie. Un modo per avvicinare locali & turisti al nostro ambiente, dando l'occasione di esplorare le vicinanze di casa propria e magari scoprire la bellezza di uno scorcio di bosco ceduo che altrimenti tutti avrebbero trascurato.
La mia speranza è che sia anche un modo per vedere cosa stiamo perdendo, per sempre, permettendo la urbanizzazione selvaggia.
- 50.000 euro dovrebbero finanziare corsi di lingua, incontri con esperti di cultura locale e di turismo destinati ad operatori turistici e cittadini interessati, da svolgersi durante la bassa stagione: in questo modo si creerebbero eventi culturali anche quando i turisti se ne vanno e si darebbe l'occasione agli operatori turistici locali per migliorare le loro capacità di accoglienza, soprattutto riguardo ai visitatori stranieri.
-20.000 euro saranno destinati a borse di studio per studenti del comune o delle vicinanze che si siano impegnati in elaborati (tesi, studi, ricerche, articoli) che riguardano la realtà locale (studi storici o su opere d'arte locali, o su personaggi locali, o progetti di marketing che riguardino la montagna... qualunque cosa, purché su di noi!!).
- 30.000 euro saranno invece dedicati a rifare il sistema di bacheche e segnaletica turistica. Dato che facciamo le strade di campagna nuove, le segnaliamo pure. ;)

Vi dovrei anche un riassunto dello scorso consiglio comunale. E degli aggiornamenti sulla situazione di Piazzale Europa. Ma per oggi ho scritto abbastanza. Alla prossima, vi lascio cullandomi nei miei sogni di gloria... e spesa.

I doni dei magi

PS: Oggi, tra l'altro, abbiamo un nuovo nato! O meglio, una nuova nata! Si chiama Melchiorre, ed è una pilsner stile boemo fatta con il miele. Marco&Ivan production. Però, non applaudite, niente grida di stupore!! I brindisi tra un mese, ora silenzio: deve riposare.

lunedì 9 febbraio 2009

Speranze, smentite, buchi

Domani sera, primo consiglio comunale dell'anno.
Ha una storia travagliata: ci era stato promesso per metà Gennaio (allo scorso consiglio quattro dei nostri punti all'ordine del giorno erano stati rinviati), poi il sindaco ha tentennato. Nel frattempo abbiamo presentato un'altra richiesta di convocazione straordinaria (bloccata sul nascere dal Segretario Comunale) e abbiamo scritto al sindaco per sollecitare la convocazione. Dopo tanto chiasso, finalmente! Ma non è certo merito nostro: semplicemente, c'è da presentare il preventivo di bilancio, che è da approvare entro fine Marzo, e deve essere consegnato ai consiglieri con almeno 20 gg di anticipo rispetto all'approvazione. Come vedete, i tempi sono calcolati con il contagocce.
Peccato: ogni tanto un po' di rispetto farebbe bene al "dialogo" - termine di grande moda, sia in politica nazionale che locale, ma all'effetto pratico, sia qui che là, se ne sente la mancanza.
Tanto più che tra gli argomenti che vogliamo discutere c'è anche il tanto atteso intervento di Marco sul turismo: il grande capo ha in mente di istituire un piano (di battaglia) a lungo termine, che partendo da una indagine sulle abitudini e i desideri degli attuali turisti porti a ridefinire quali sono le direzioni in cui l'amministrazione dovrebbe muoversi da una parte per consolidare le presenze sulle seconde case, dall'altra per incentivare davvero - finalmente - lo sviluppo alberghiero. Tutto questo partirà domani, con la richiesta di una riflessione su come fino ad oggi sono stati spesi i soldi per la promozione turistica (nell'ultima stagione, stanziati 700.000 euro). Vedremo quale sarà la risposta.
Interessanti anche le interpellanze di Mario (Rizzi, il consigliere anziano di noi della minoranza), che riesuma una vecchia promessa del 1980 - delibera di consiglio comunale - che prometteva di tutelare i beni della vecchia vicinia di Precasaglio: Mario vuole chiedere all'attuale amministrazione che fine ha fatto quell'impegno (un terreno del lascito a quanto pare verrà venduto per finanziare qualcosa proprio quest'anno).
Il preventivo di bilancio invece sarà da esaminare con attenzione nei prossimi giorni. Spero che potremo presentare emendamenti interessanti e magari che qualcuno di essi venga anche accolto. C'è da augurarsi che azzecchiamo quantomeno le modalità con cui presentarli!
Avrete mie notizie, immagino. A presto!

PS - Nel frattempo, è morta Eluana Englaro. Dopo diciassette anni di agonia, immagino che questo sia un bel giorno per lei. Speriamo solo che gli strepiti dei bigotti non ci assordino troppo, da domani.

domenica 4 gennaio 2009

Strada facendo

Ieri serata speciale per me.
Come antipasto, tuttavia, si è tenuta, al vecchio caseificio di Zoanno, ora sede dei Terrazzani, una riunione di natura politica in senso nobile, per così dire. Accettando l'invito dell'Ente, infatti, il sindaco ha accettato di incontrare i cittadini del paese e di ascoltare le loro osservazioni.
E' accaduto che, durante i lavori di "aggiornamento delle reti tecnologiche" al centro del paese, l'azienda vincitrice dell'appalto ha combinato una serie di piccoli disastri rendendo impossibile la vita a chi abitava ai lati della via.
Erano presente anche il direttore dei lavori, un ragazzo che ho visto per la prima volta, ma che mi ha lasciato un'ottima impressione, e l'assessore all'agricoltura che ha una sorta di delega informale per le frazioni, essendo un berlif, abitante del paese accanto al nostro, Precasaglio.
Durante questo autunno/inverno (i lavori sono iniziati in novembre), abbiamo assistito al posizionamento di tubi dell'acquedotto in plastica, che sarebbero esplosi alla prima gelata, alla posa di fognature in salita, o alla loro pessima chiusura, con infiltrazioni nelle cantine e anche nelle case, ad una generale inettitudine ed anche ad una certa arroganza da parte di chi ha fatto le opere.
Al contrario di quanto era stato detto nel consiglio del 23 (di cui ho parlato qualche giorno fa), Mario (il sindaco) e Angelo (l'assessore) hanno chiesto scusa, cercando di fornire giustificazioni ed ammettendo le colpe dell'impresa e le loro. Soprattutto, però, anche con l'aiuto del direttore dei lavori (Diego, che ha 29 anni ma una grandissima professionalità) siamo arrivati a due conclusioni importanti: è stato costituito un comitato di cittadini che potrà riferire le eventuali inadempienze della ditta (formato da persone esperte nei lavori di questo tipo, in quanto ex-operai edili) ed il sindaco ha detto che farà in modo che per i disagi di più immediata soluzione (buche non chiuse, materiale lasciato sulle proprietà private per settimane...) intervengano gli operai del comune.
E' stata anche l'occasione per parlare dei pessimi lavori di smaltimento della neve, sia all'Immacolata che nei primi giorni dell'anno (come vi dicevo, l'anno è partito sotto i fiocchi, qui a Ponte). I più accesi hanno anche proposto che gli eventuali soldi non versati alla fine dei lavori alla ditta appaltatrice a causa delle inadempienze vengano restituiti alla cittadinanza, magari (aggiungo io) in forma di aiuto alle famiglie disagiate o in opere di pubblica utilità.
Sono piuttosto soddisfatto di questi esiti. In particolare mi fa piacere che finalmente siamo riusciti a coinvolgere direttamente l'amministrazione. E' stato frustrante, in questi anni, vederli promettere la realizzazione di questo "aggiornamento" (e stiamo parlando, tra l'altro, di fogne e acquedotto!) e poi rimandare di anno in anno per ben quattro volte, fino addirittura al rinnovo del mandato. Ieri, al contrario, si è trattato di una bella politica, come dicevo all'inizio: si parla di problemi, si trovano soluzioni. Certo, il dovere dell'uomo pubblico non si esaurisce in questo, c'è da pensare anche al rendere migliore (cioè più armonica con i desideri dei singoli - e con i bisogni del mondo) la vita dei suoi concittadini, ma anche il preoccuparsi delle esigenze reali, invece che correr dietro a termini piuttosto lontani da noi come progresso e sviluppo (ovviamente economici), fa parte del dovere di chi si è impegnato in questa via. Plutarco la definisce una vita, l'unica degna di un uomo che voglia essere "philosophos". Non so se sia davvero così, ma pensarlo fa gonfiare il petto.


(Foto come sempre dovuta a Fabio)

giovedì 1 gennaio 2009

Nuovo Giorno


Buon anno a tutti.
Stamattina la neve cadeva, quando mi sono svegliato. Dopo aver spalato il parcheggio, sono andato a cercare un'immagine. Non l'ho trovata purtroppo. Vi regalo un paio di scorci dell'anno nuovo che inizia a Ponte.