mercoledì 29 maggio 2013

"Che fare?" - problemi scottanti del nostro movimento




Le elezioni comunali di Ponte di Legno 2013 sono terminate. Solo il 40% degli elettori ha appoggiato il nostro progetto di cambiamento (vedi qui) e ora iniziano altri 5 anni di lavoro dell'opposizione.
Personalmente, con 69 preferenze, sono il 2° dei candidati della mia lista (a pari merito con Luisa dall'Oglio), ma, con l'ultima legge sulla composizione dei consigli comunali, la minoranza sarà composta solo da due membri, ovvero il nostro capolista, Diego Cenini, ed il primo dei candidati a consigliere, Mario Rizzi, che con i suoi 94 voti raccoglie i frutti di cinque anni di duro lavoro.

Sono dunque escluso dal consiglio: dunque "che fare?" Cosa ne sarà del mio impegno politico?
Sono combattuto tra due posizioni.

In questi cinque anni ha rappresentato una parte intensa ed importante della mia vita. Mi ha permesso di costruire relazioni personali di amicizia che spero dureranno anche nel futuro, ma soprattutto di conoscere la mia comunità da un punto di vista speciale e privilegiato.

Certo, essere esclusi dal consiglio significa essere tagliati fuori da una parte del processo politico. E' una condizione che deriva dal risultato elettorale. Volersi "impicciare" delle questioni del comune non significa sottovalutare la volontà degli elettori? Con che autorità?

C'è poi il "mandato" più importante, quello dei Terrazzani di Zoanno, che non solo mi hanno scelto come loro candidato, ma mi hanno anche votato alle elezioni. Il loro appoggio è stato concreto (29 voti nel seggio di Zoanno-Precasaglio, dove, per altro, la nostra lista ha ottenuto la maggioranza dei consensi): gettare la spugna non significa tradire l'impegno?

Alla fine, ho concluso questo: la ferita brucia, dovrò capire quale potrà essere il mio ruolo, ma non intendo starmene fuori. Penso, da alcuni anni a questa parte, che l'impegno  in politica sia un dovere per ogni cittadino. Ovviamente solo alcuni possono partecipare come rappresentanti negli organi comunali, ma tutti possiamo (e dovremmo) fare del nostro meglio per essere informati e consapevoli sulle scelte dell'amministrazione, ed utilizzare gli spazi che abbiamo a disposizione per far affermare le idee che giudichiamo migliori.

Ci sono alcune idee concrete che mi piacerebbe realizzare:

1) attivare un gruppo di cittadinanza attiva, cioè un gruppo di persone che si riunisce, discute di proposte per migliorare la vita pubblica, e si occupa di realizzarle, dialogando con i politici tout court. Una associazione senza partiti ovviamente, cui chiunque può partecipare.

2) entrare come cittadino (/i) nell'elaborazione del nuovo Statuto del Comune: venerdì alle ore 18.00 verrà portata in Consiglio comunale la proposta di modifica fatta dalla nuova maggioranza, ma credo che, se ci deve essere una modifica, sia necessario coinvolgere i cittadini, ascoltando le eventuali proposte che di sicuro arriveranno (anche su temi cari alla maggioranza, come quello dei "prosindaci").

3) attivare il Circolo dell'Alta Valle Camonica del mio partito (il PD): esiste, ma da quando io sono tesserato non è ancora stata fatta una riunione. Ho ricevuto in questi mesi alcune richieste di informazioni di persone che vorrebbero tesserarsi: un'occasione che non possiamo sprecare, vista la sfiducia che oggi si è riversata sui partiti politici.

Il viaggio continua... alla prossima ;)

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