Nel week-end precedente ero a Rozzano, a partecipare ad una rievocazione storica; stavo al

Abbiamo sete di sapere da una parte e di essere coinvolti dalle altre persone e coinvolgerle a nostra volta, dall'altra. L'altro lato della medaglia è che il mondo in cui viviamo ci richiede ogni istante attenzione: tutto sembra dire "guardami!", dalla pubblicità per strada alle ultime notizie sul giornale. E così, presi tra il bisogno di attenzione ed il bisogno di riservarci il nostro spazio, spesso finiamo con il dedicare attenzione alle cose e sacrificare a noi la vita comune con gli altri. O almeno, ogni tanto mi pare che così accada a me, non so se condividete.
Torniamo al consiglio. Ordine del giorno: variazioni di bilancio. Si tratta di una variazione da più di 1,000,000 di euro, di cui le voci più importanti sono 400,000 per la messa in sicurezza dei condomini danneggiati dalla comparsa del laghetto, 200,000 per manifestazioni turistiche, altri 200,000 per il completamento di un altro parcheggio - in Via Cida - destinato ad accogliere gli sciatori.
Questa ultima voce di spesa mi fa rabbrividire ed è paradossale; si tratta infatti di soldi spesi, tra l'altro, per un marciapiede riscaldato. Ammetto che è la prima volta che ne sento parlare; immagino sia una soluzione già adottata in altri comuni d'Italia e d'Europa.
Non riesco però a togliermi dalla testa che riscaldare il marciapiede che conduce dai bar del centro ad un parcheggio sulle piste da sci in un paese di montagna sia solamente uno spreco di energia reso possibile dallo straordinario momento di benessere che stiamo vivendo. La prospettiva poi di estendere il riscaldamento a tutte le strade di Pontedilegno è ancora più ributtante. Sono un dannato bacchettone, penso cercando di staccarmi dai miei sentimenti di furore&sdegno. Ma non ce la faccio ad ammettere che ci sia una logica, o un beneficio in questo. Ammettiamo pure che la spesa sia irrisoria - ma rimarrà sempre uno spreco. Anche se a livello economico non dovesse incidere, è comunque un esempio che noi diamo, la manifestazione di un modello di sviluppo e di vita che dice che è più importante avere la via dove passeggiamo per fare shopping libera dal ghiaccio piuttosto che amministrare con parsimonia le risorse che ci vengono date. Come se questo in qualche modo contribuisse alla nostra felicità. E poi mi vengono in mente gli sguardi dei bambini, la gioia (mia) di raccontare una storia inventata. E la rabbia di chi non partecipa alla nostra illusione, oppure, partecipando, scopre che i benefici materiali non lo hanno reso poi così migliore.
2 commenti:
Che anche Ivan sia diventato succube del fenomeno dei blog? La prima metà del post non sembra avere quell'aria "istituzionale" che il diario si prefiggeva al suo primo post.. :)
Sta cosa dei marciapiedi riscaldati comunque mi sembra veramente insensata.. e sono d'accordo, uno spreco di energia e risorse "degno del nostro tempo"; curioso il fatto che la stessa cifra sia stata destinata alle manifestazioni turistiche e al parcheggio con marciapiede riscaldato.. :| Sarebbe interessante qualche dettaglio extra, tipo che percentuale di spesa rappresenta di quei 200000+ euro di cui parli.
Cercherò di informarmi e informarvi sui marciapiedi riscaldati. Per quanto riguarda l'aria informale che permea gli ultimi post, beh, temo che sia vero che il medium determini il contenuto!
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