giovedì 18 settembre 2008

Il con(s)iglio e la sua buca

Sono un bimbo, mi diverto a storpiare le parole. Così è inevitabile, al mio terzo consiglio comunale, che io lo chiami coniglio.
Mercoledì sera, alle 21, ero a fare il mio dovere di amministratore. Noi della minoranza del consiglio di Pontedilegno abbiamo richiesto un'assemblea sulla questione di Piazzale Europa.
Durante l'estate si sono rincorsi i comunicati tranquillizanti del sindaco (articoli di giornale, apparizioni alla televisione locale - TelePontedilegno, qualcosa di cui parleremo!), ma, dall'esame degli atti (che io e gli altri del drappello di minoranza abbiamo condotto in questi mesi d'estate), la situazione è tutt'altro che tranquillizzante.
I lavori sono in stallo, cosa di cui abbiamo già parlato; c'è un edificio che rischia di crollare; c'è il CTU (il comitato nominato dal giudice) che ha imposto il blocco e condizioni precise su quale sarà il proseguio dei lavori; infine, c'è il finanziamento regionale (più di 4 milioni di euro), che rischia di non essere più erogato (forse anche in parte ritirato?). Soprattutto, c'è un parcheggio che doveva costare 6 milioni di euro, ed ora ne costerà 9, e il conto spese potrebbe non essere finito. Che senso ha? Domanda già posta.
La cronistoria è già stata fatta, ma la riepilogo:
  1. Autunno 2004: le indagini preliminari, il progetto definitivo.
  2. Aprile 2006: la ditta che ha vinto l'appalto ritira le chiavi del cantiere (i lavori partiranno però solo a Febbraio 2007).
  3. Marzo-Aprile 2007: i lavori sono ostacolati dalla scoperta di una falda acquifera "in pressione" che non era stata rilevata dai geologi consultati all'inizio.
  4. Estate 2007: mentre i tecnici progettisti sono al lavoro per mettere una toppa al progetto iniziale, iniziano a mostrarsi le prime crepe agli edifici circostanti.
  5. Autunno 2007: in settembre, crepe oramai troppo preoccupanti sul condominio PDL; in novembre, viene "varata" la perizia suppletiva da 2,8 milioni, che dovrebbe mettere a posto le cose.
  6. Maggio 2008: si constata il fallimento della perizia.
  7. Estate 2008: Il condominio PDL viene dichiarato inagibile (agibilità ridata il 26 di luglio); il giudice impone la creazione del laghetto.
Di fronte a questo sviluppo "in caduta libera" (l'unica nota positiva sembra essere il rinnovo della agibilità del PDL: ma anche qui, sembra ci sia il rischio di doverla nuovamente ritirare!), la minoranza vuole soltanto poche cose:
Che i dalignesi siano informati e capiscano cosa succede al loro paese.
Che chi ha commesso gli errori faccia un atto di umiltà e lo ammetta.
Dato che noi ci occupiamo di politica, gli errori di cui stiamo parlando sono le scelte compiute, in questo caso dalla giunta. Noi crediamo che alcune scelte si siano rivelate sbagliate e che non basti dire che la colpa è tutta dei tecnici o di chi ha fatto i lavori.
  1. E' la giunta (rimasta invariata con le nuove elezioni) che ha scelto il luogo dove costruire il parcheggio;
  2. è la giunta che (tramite negoziazione privata) ha scelto i progettisti ed i geologi che hanno fatto le prime perizie;
  3. è la giunta che ha scelto di non informare subito il paese di quello che stava succedendo e di quali erano i problemi reali;
Di queste scelte ora sono chiamati a rispondere ed ecco dunque che abbiamo tirato fuori dal cappello il nostro conSiglio.
Il sindaco si è difeso, ha rivendicato di avere scelto un'area strategica per il paese; di avere dato lavoro a gente del luogo, ma di avere anche coinvolto una ditta specializzata, uno studio di grandi ingenieri per la redazione del progetto esecutivo; di avere sempre informato. Ha detto che anche se fossero state condotte prima le indagini che hanno portato alla scoperta della seconda falda, non sarebbe cambiato nulla, semplicemente avremmo avuto fin da subito un progetto di 9 milioni al posto che uno di 6.
Affermazioni che non si possono dire false. Ma nemmeno vere.
L'area era strategica: ma già la prima perizia geologica metteva in luce i rischi di costruire in quel pantano.
I tecnici scelti (quelli locali) potranno anche essere stati i migliori: ma hanno dovuto lavorare, come ha ammesso anche il sindaco, in fretta, per poter rientare nei termini per prendere il finanziamento regionale, senza il quale questa impresa non poteva nemmeno essere immaginata. Le perizie geologiche sono state fatte nei mesi invernali, quando l'acqua gela, quando la falda era più profonda: per questo nessuno l'ha vista.
Se fosse stata vista all'inizio... non sarebbe cambiato nulla? Ne dubito! Sarebbe stato ancora sensato fare un parcheggio a quei costi? E la regione avrebbe ancora stanziato il finanziamento, a quelle condizioni? Domande a cui non possiamo rispondere, ora. Né noi, né loro.
Il "grande studio di ingenieria" durante il consiglio ci ha fatto arrivare un pietoso volantino pubblicitario dove sbandierava i progetti realizzati e quelli in corso. Milano, Roma, Sidney... un tentativo di farci vedere quanto sono bravi.
Beh, ci sarebbe da concludere "anche gli angeli mangiano fagioli". Se erano così bravi, perché non rilevare fin da subito le imprecisioni negli studi preliminari? E poi, dal loro stesso depliant ne risulta che non si sono mai occupati specificatamente di parcheggi interrati.
E per quanto riguarda le informazioni, la comunicazione è stata adeguata agli standard di questa amministrazione: praticamente nulla, se non qualche rassicurazione. Nessuno spazio di dibattito, tutto gestito dal sindaco, e senza mai l'intento di spiegare davvero, o di far capire. Solo di dire "va tutto bene, non preoccupatevi" e ammettendo i problemi non quando nascevano, ma quando erano ormai impossibili da nascondere.
Mi è stato chiesto da uno degli assessori se io pensi che la giunta sia formata da bambini; se ho creduto davvero che loro non abbiano ponderato le conseguenze delle loro scelte, prima di compierle.
Io non credo che siano stati bambini; io credo però che siano caduti in uno dei tanti miti dell'età moderna: si sono fidati ciecamente della tecnica e dei tecnici, anche contro il buon senso.
Ora il danno è fatto: sono anche io del parere del sindaco, rimbocchiamoci le mani tutti insieme e cerchiamo di uscirne. Ma vorrei che da questo ne traessimo tutti un insegnamento per il futuro, per le prossime "grandi opere" che sono state annunciate.
"Πολλὰ τὰ δεινὰ κ' οὐδὲν ἀνθρώπου δεινότερον πέλει", dice Sofocle in un coro dell'Antigone: non c'è niente di più terribile, di più stupefacente (deinoteron) dell'uomo.
Ma nemmeno lui ne esce sempre vincente, quando si oppone alla lenta, quieta forza della natura.

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