domenica 5 luglio 2009

Tre dì de alegresa

Ciao a tutti!
Il silenzio è stato lungo, vero?
Sono successe parecchie cose in questi mesi. Cercherò di fare un riassunto partendo da oggi.

Stamattina i Terrazzani si sono riuniti in assemblea.
Sette punti all'ordine. Abbiamo una casa da vendere da lungo tempo: se riuscissimo a piazzare lo stabile, vogliamo costruire un nuovo edificio con box annessi da affittare. Con questi soldi dovremmo finalmente disporre di un introito annuale con cui attuare davvero quelli che sono gli obiettivi dell'ente.
Oggi due notizie da questo lato:
  1. Lanceremo una proposta di permuta: se una ditta ci costruirà (anche parzialmente) il nuovo edificio, avrà la Cà de la Stradina (questo è il nome dello stabile da ristrutturare) senza pagarlo. SE davvero riuscissimo ad arrivare a questo risultato, o a qualcosa di simile, potremmo pensare di completare il nuovo edificio vendendo una delle vecchie baite ancora in possesso dell'Ente.
  2. Abbiamo approvato le linee guida per la redistribuzione dell'utile, sostanzialmente centrate attorno al principio che la redistribuzione va fatta "a progetto" e non "a pioggia". I soldi, in sostanza, vanno investiti nella formazione di persone (borse di studio, corsi professionali) o nell'organizzazione di eventi culturali o nella assistenza, e non redistribuiti solo perché li si ha.
Ma la vera notizia a mio parere, è che è passata la (mia! :P) proposta di organizzare di nuovo la Sagra di paese. Il 7 di ottobre infatti è la Madonna del Rosario (la madonna di Lepanto) protettrice di Zoanno. Anche se io non sono un credente, e fino ad oggi ho sempre odiato queste cose (negli altri paesi), mi sono deciso a proporre di organizzare di nuovo la processione annuale per le vie del paese, che culminerà (dopo un'eventuale/immancabile messa) in una mangiata collettiva di calsù con ricetta di Zoanno.
"Per quale sadomasochistia ragione?" chiederebbe Cypher in Matrix.
Perché mi sono accorto che da qualche parte dobbiamo iniziare a costruire il nuovo... Zoannese. La "perdita della cultura tradizionale": questo per me significa anche, o soprattutto, che si sono sfilacciati i legami tra le persone. Non ci si può lamentare del fatto che a Milano "non conosci nemmeno il tuo vicino" e poi alla fine non aver nemmeno la voglia di rimboccarsi le maniche insieme ai tuoi compaesani, anche solo per un motivo "futile" come una festa di paese.
Prima di tutto è il superfluo che ci rende uomini (Harlock). E in più
chissà, da questo potrebbe nascere qualcosa di più grande.
La sagra, nella mia proposta, prevederà, oltre ai due momenti già detti, anche una sottoscrizione a premi, una "pesca di beneficienza", insomma. Quello che raccoglieremo così sarà destinato ad un fondo per la rimessa in sicurezza della scala del campanile.
Tra gli obiettivi dell'Ente c'è anche la "cooperazione con la parrocchia per il mantenimento della chiesa del paese". Il nostro campanile, risalente al XIV - XV secolo, sta pian piano cadendo a pezzi. La parrocchia tempo fa ha venduto un bene ereditato da una cittadina di Zoanno, ma i soldi sono stati investiti in altro, invece che impegnarli per il restauro del campanile.
Per provocazione, noi iniziamo a raccogliere fondi "per il restauro". Ovviamente, se davvero dovessimo farlo con i proventi delle pesche e delle tombolate, il campanile crollerà: noi vogliamo lanciare una sfida alla parrocchia, far vedere che i cittadini di Zoanno ci tengono, ma che vogliono che questa volta (in precedenza i Terrazzani hanno già pagato in toto alcuni lavori per la Chiesa) sia la curia a impegnare le sue finanze.
L'eventuale restauro del campanile, permetterebbe poi di riportare alla vita una tradizione ormai abbandonata: i "tre dì de alegrèsa", durante i quali (5-7 ottobre) i ragazzi del paese potevano salire sulla torre campanaria e battere con uno strumento apposito le campane, facendo baccano a volontà, un altro modo per mostrare che "i gòs" erano vivi e vegeti (e pronti a far danni)!
Speriamo.
Nel frattempo, la baita di Meda è pronta... sulla carta. Ancora manca la delibera del comune per la partenza dei lavori della strada necessaria al restauro. Abbiamo incaricato il geometra Donati di sollecitare il Parco, perché ora sono loro a tentennare. Ma dovremmo essere finalmente in dirittura di arrivo.
La casa, la sagra, la baita. Sarebbero successi. Il primo forse è il "più grande" a livello economico. Il terzo quello più vicino alla mia sensibilità. Ma il secondo, dimostrare finalmente che Zoanno esiste, ed è fatto da persone che imparano e impareranno sempre più a vivere insieme come una vera comunità, sarebbe davvero una soddisfazione!
Brevi dal comune: vi rimando naturalmente a www.pontefuturo.blogspot.com, il blog della lista Un Ponte sul Futuro.

  • E' stato riappaltato il cantiere di Piazzale Europa: i lavori di reinterro del laghetto inizieranno presto. A mio parere, un'occasione perduta per dare a Ponte uno scorcio che pochi altri comuni possono vantare.
  • Ponte nel frattempo continua a essere martoriata dai lavori: partono tutti insieme, non finiscono mai e soprattutto non sono segnalati. Anche qui ci sarebbe molto più da dire...
  • Presto partirà il processo che definirà il nuovo Piano di Governo del Territorio. Se davvero c'è un'occasione per cambiare finalmente la direzione di sviluppo di questo paese, fermando l'urbanizzazione "sfrenata" e magari definendo un nuovo rapporto tra gli uomini e la terra che abitano, è questa.
Ora, prima di perdere l'ispirazione, taglio qui. A presto! Magari più di frequente e con post più brevi. Scusate la pigrizia di tarda primavera!