domenica 30 novembre 2008

Questioni di forma

pensiero: Fuori nevica. Vorrei essere uno dei micini di mamma gatta.

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Aggiornamenti



Oggi (17/12/2008) Marco, il prode condottiero della nostra lista, mi ha telefonato. Il sindaco concederà che tre nostre mozioni (su sei presentate) vengano trattate al prossimo consiglio comunale. Solo tre, perché il consiglio deve finire entro le 20.30: dopo c'è la cena con i dipendenti comunali. Verrebbe da chiedersi perché organizzarlo proprio quel giorno! Comunque è già qualcosa. Nel frattempo stiamo lavorando per preparare qualche iniziativa con cui far arrivare notizie alle persone di Ponte. Marco mi ha anche detto che Mario, il Sindaco in persona, ha letto l'intervento qui sotto, e non si è trovato d'accordo: Mario, la prossima volta che leggi qualcosa e non ti sembra corretto, commenta! Potrebbe essere un'occasione di dibattito, almeno qui, lontano dal consiglio.
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Abbiamo richiesto un consiglio comunale nei primi giorni di Novembre. Da regolamento comunale, il sindaco è tenuto ad indire l'assemblea se almeno 3 consiglieri lo richiedono, con i punti da loro proposti all'ordine del giorno. La scorsa volta che abbiamo presentato la richiesta, i punti da noi messi all'ordine del giorno sono stati condensati ad uno. Allora però non ci interessava: l'importante era poter fare in modo che la giunta informasse la popolazione sugli sviluppi del "laghetto" di Piazzale Europa, di cui abbiamo già parlato.
Questa volta, invece, avevamo un ordine del giorno più complesso, che prevedeva:
  1. il mio piccolo cavallo di battaglia ,
  2. l'estensione del servizio di bus navetta che collega le frazioni con il centro anche nei periodi di bassa stagione (attualmente è fatto in funzione dei turisti; noi lo volevamo in funzione dei residenti e soprattutto degli anziani),
  3. qualche misura per evitare che la notte di capodanno il centro di Ponte diventi come gli anni scorsi una discarica,
  4. un'ambiziosa proposta di rilancio turistico presentata da Marco, il mio capolista (che è un ragazzo con meno di trent'anni che gestisce con la famiglia alcune delle più importanti attività alberghiere e di ristorazione di Ponte e si è appena sposato con una stupenda ragazza tedesca!),
  5. un'interrogazione su una proposta fatta negli anni '80 dall'allora amministrazione alla comunità di Precasaglio, che si era vista portare via dalle leggi nazionali l'amministrazione dei beni dei lasciti che sarebbero dovuti servire per beneficiare la comunità della frazione (questione interessante, se volete ne possiamo parlare a parte; capirete che per me che son consigliere anche "su elezione dell'ente terrazzani", questo è un argomento molto importante!);
  6. Naturalmente, dulcis in fundo, aggiornamenti sul nostro laghetto preferito in centro paese.
Il sindaco non ha indetto il consiglio. E non lo farà. Ci ha intimato di ripresentare tutto sotto forma di interrogazioni, mozioni, interpellanze che lui si degnerà di aggiungere all'ordine del giorno della prossima assemblea che convocherà. Ha detto che spetta a lui e non a noi convocarlo; poi ha dato la colpa al TUEL (il testo di legge che regolamenta il funzionamento dell'amministrazione comunale); poi ha scaricato la responsabilità sul segretario comunale. In ogni caso, il diritto ci viene negato. Che sciocchezza: se solo avesse adottato una forma diversa, chiedendoci, invece che ordinando, presentandolo come un atto di reciproca cortesia, invece che compiendo una piccola prepotenza (potremmo citarlo al prefetto per questo, ma che senso avrebbe?), tutto si sarebbe risolto senza problemi. Visto che non abbiamo nessuna intenzione di cadere in queste manifestazioni infantili, abbiamo evitato di ripresentare la richiesta o di scrivere, appunto, al prefetto.
Scriveremo invece ai giornali, per dare un po' di risalto a questo stupido tentativo di negare la parola alla minoranza. Come se quello che abbiamo da dire, o da chiedere, fosse così pericoloso per la giunta, il sindaco o l'amministrazione stessa.
E' triste constatare che nemmeno nella politica locale, nonostante i grandi proclami di dialogo e collaborazione, ci sia davvero la volontà di cercare il consenso più ampio possibile, e lavorare insieme per il bene di tutti, invece che perdersi in litigi e rivalità davvero meschine se confrontate con i problemi con cui la gente, tutti i giorni, si deve confrontare.

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