mercoledì 31 ottobre 2012

"Indipendence day"

Dopo il referendum sulla fusione, che si è concluso con la sconfitta dei comitati promotori e la vittoria del NO a Temù, nuovo assalto di Corrado Tomasi su Teleboario (http://teleboario.it/tbNews.asp?idV=10058), che propone l'annessione di Villa Dalegno a Ponte di Legno sulla base dell'esito del referendum.

Ma il quesito non era:
"Volete che i Comuni di Ponte di Legno e di Temù siano unificati e il nuovo Comune chiamato Ponte di Legno?"

Mi sembra che da nessuna parte si parli di annesioni.

(Foto di F. Ponteri)

2 commenti:

Camicius ha detto...

Queste mire espansionistiche del comune di Ponte di Legno! Prima vogliono (di fatto) annettere Temù (non si parlava di annessione, vero, ma prendere due comuni e dare il nome di uno dei due, se non è annessione, è mascherata bene), poi, avendo fallito per volontà popolare, cercano di portare a casa un risultato comunque annettendo Villa.

Non sono un legale, ma dubito che da questo risultato del referendum sia pensabile desumere la volontà di annessione. O meglio, sia possibile desumerla, ma per renderla vera ci vorrà un procedimento lungo almeno quanto quello della fusione, e un altro referendum. E cosa diranno i cittadini di Temù "depredati" di un possedimento?


Altra nota di colore: nel servizio del buon Febbrari (al quale si arriva dalla pagina linkata), non è stato in grado di trovare (o non ha voluto trovarli?) una persona che si dicesse soddisfatta del no. Anzi suggeriva le risposte, come direbbe Perry Mason obiettando, agli intervistati.

Bah...

ivan faiferri ha detto...

Gira la voce che adesso a Villa Dalegno i promotori del referendum stiano raccogliendo firme per supportare la proposta di aggregazione a Ponte. Ma facendolo adesso rischia soltanto di apparire una manovra per "identificare" chi ha votato NO... sigh.
Penso che bisognerebbe fare un passo indietro: portare a termine "l'iter" della fusione, ritirando le delibere, e poi ricominciare a riflettere sul futuro amministrativo dei due paesi. E se si vuole proporre l'aggregazione di questa o quella frazione, ripartire da capo, come è giusto che sia, con un nuovo progetto, magari costruito con basi diverse.