Graffiti, il periodico dell'Associazione culturale Graffiti di Darfo Boario Terme, è uscito con il numero di aprile 2013. Contiene un mio articolo sulle elezioni a Ponte, che pubblico:
I. Mi è stato chiesto dalla
redazione di Graffiti di stendere un resoconto sui preparativi per le elezioni
comunali a Ponte di Legno (“chi si sta
muovendo? quante liste? di che orientamento? quanti saranno i prossimi
consiglieri?”).
Io li ho avvertiti: siedo tra
i banchi della minoranza nell’attuale consiglio, e sto lavorando per la
presentazione di una lista per le elezioni di maggio.
Posso darvi notizie certe per
quanto concerne il gruppo di lavoro di cui faccio parte, e riportarvi le più
attendibili per quanto riguarda il resto: insomma, “c’è una grande confusione
sotto il cielo” (se la situazione sarà o meno ottima, lo vedremo).
Come al solito non vi prometto
obiettività, ma mi limiterò ai fatti ed a qualche considerazione.
Per ora ci sono due gruppi al
lavoro per le prossime elezioni: quello che fa riferimento all’attuale
maggioranza e quello a cui sto partecipando io.
II. Partiamo dagli altri.
Negli ultimi dieci anni Ponte
di Legno è stata guidata da una giunta espressione di una lista civica (da
quella che era Rifondazione Comunista fino al Pdl) guidata da Mario Bezzi (Pd).
Arrivati a questo punto, Bezzi
non si può ripresentare come sindaco, e per il gruppo è un grave problema: non sono stati in grado di rinnovarsi,
facendo crescere attorno a loro persone che li potessero sostituire.
Per questo negli ultimi mesi
hanno lanciato una frenetica caccia al sindaco: si è parlato di un costruttore
locale, di una funzionaria delle poste, di un notaio della media Valle Camonica,
ma senza raggiungere ancora una decisione.
Da un lato non è facile
recuperare un ritardo pluriennale. Dall’altro, è una testimonianza dei problemi
e delle questioni aperte che questa giunta lascia al paese.
Si ripresenteranno
probabilmente alcuni della vecchia (ma non vecchissima) guardia. Lo stesso sindaco
uscente ha dichiarato in pubblico in diverse occasioni di non volersi più
candidare, ma “la coerenza è la virtù dei deboli”, come direbbe Oscar Wilde.
III. Veniamo adesso a noi.
A partire dall’anno scorso,
io, Marco Bulferetti, Tommaso Costa e Mario Rizzi, attuale gruppo di minoranza,
ci siamo messi in attività per radunare un gruppo di lavoro per le prossime
elezioni. Il progetto era: avviare dei tavoli di lavoro sui principali ambiti
dell’amministrazione comunale (gestione del territorio, turismo e attività
produttive, politiche per i residenti…) in cui ciascuno dei partecipanti
avrebbe messo le sue idee. Attraverso di essi costruire il programma, infine
selezionare la lista.
Abbiamo scelto questa linea
per favorire la cittadinanza attiva,
convinti che
·
coinvolgere
i cittadini sia l’unica strada per farli interessare alla politica;
·
per la
prossima amministrazione non saranno sufficienti i soli consiglieri comunali
(tagliati a 6, di cui 4 al gruppo di maggioranza).
Anche noi ci siamo confrontati
con la diffidenza nei confronti della politica. Molti Dalignesi si sentono
ricattabili dall’attuale maggioranza (significativa l’affermazione di un
privato cittadino che, durante il dibattito per la fusione con il Comune di
Temù, invitava il sindaco a licenziare gli operai delle società controllate
contrari al progetto!).
Siamo riusciti a radunare un
gruppo ristretto di una quindicina di persone e stiamo procedendo alla
scrittura del programma, a cui seguirà, nelle prossime settimane, la
composizione della lista.
Non vi posso quindi fare un
semplice elenco (la mia stessa presenza nella rosa dei nomi sarà confermata
solo dalle primarie che si terranno nella mia frazione, Zoanno, tra pochi
giorni), ma vi posso dire che
·
sarà una lista civica;
·
ci saranno dei posti riservati alle donne;
·
avremo parecchi nomi nuovi sullo scenario politico;
·
useremo il turismo come motore per avviare una
nuova attenzione per il territorio e per dare occupazione qualificata ai
residenti.
Io e i miei compagni di
minoranza siamo “a disposizione” del progetto, ma non ci ricandideremo tutti.
Tra i nostri ci sarà “un giovane ingegnere di simpatie leghiste” (!), come lo
ha definito il Bresciaoggi e gli
altri posti stanno venendo man mano riempiti (vi lascio un po’ di suspance): le regole interne del nostro
gruppo (presto le pubblicheremo) prevedono che il sindaco venga espresso alla
fine del percorso.
Non ve lo nascondo: anche per
noi la ricerca non è facile, ma abbiamo una squadra forte e un programma
costruito con l’apporto di molte voci dunque meno necessità
dell’uomo-forte-al-comando.
IV. Un ultimo accenno alla
proposta di “grande coalizione” fatta dal sindaco attuale: Mario Bezzi ha
cercato di stringere un accordo con noi (attuale minoranza) per una giunta che
durasse un anno e che avesse come suoi obiettivi:
·
la fusione con il Comune di Temù;
·
il completamento del piano di governo del
territorio.
La proposta per noi è
irricevibile.
La fusione è stata bocciata
dai cittadini di Temù: è un argomento chiuso.
Il piano di governo del
territorio poteva essere completato durante questo mandato, ma la giunta ha
scelto di non portarlo avanti: ora il compito passa alla prossima
amministrazione.
Dato che riteniamo che la politica,
a Ponte di Legno, abbia bisogno di un cambio radicale, preferiamo lavorare a
questo progetto piuttosto che ad un accordo per “tenere alte le braghe” ad una
maggioranza con l’acqua alla gola.
Ponte di Legno, 5
aprile 2013